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Immagine del redattoreREXENERGY

Le MicroGrid elettriche sono il futuro dell’energia? Siemens ci lavora


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Una rete intelligente, un modello di generazione energetica distribuita, un esempio di integrazione di tecnologie e infrastrutture differenti, in grado di massimizzare l’autoconsumo: è MicroGrid, la microrete elettrica intelligente di Siemens che è entrata in funzione nel quartier generale milanese in via Vipiteno. Il progetto della microrete smart rientra nel programma globale di decarbonizzazione di Siemens del valore di 100 milioni di euro, che prevede la riduzione dell’impatto energetico dei propri stabilimenti produttivi; inoltre, gli interventi di efficientamento realizzati hanno dimezzato il fabbisogno di energia dei collaboratori presenti in sede, fino a raggiungere circa 1.100 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio). Grazie alla MicroGrid, Casa Siemens taglierà il 50% delle emissioni di anidride carbonica entro il prossimo anno, per arrivare al 2030 ad essere “carbon neutral” e completamente green.


Si tratta di un sistema che può contare su tre principi basilari: un Pod, Point of Delivery, che consente una connessione bidirezionale con la rete elettrica tradizionale. A questo va aggiunto un sistema di generazione a pannelli fotovoltaici in grado di rispondere ai tre quarti delle esigenze standard della sede in condizioni normali ma che, quando gli uffici sono chiusi o quando non tutta la forza lavoro è impegnata, può immagazzinare il surplus e reimmetterlo nella rete. Il terzo elemento è un’unità di accumulo capace di immagazzinare fino a 135 kw/h.


Ci troviamo di fronte a un ulteriore passo verso la sostenibilità ambientale, grazie a una capacità complessiva di oltre 1 megawatt, che permette la combinazione di energie rinnovabili e accumulo. Ma, si diceva, non si tratta di una semplice rete di alimentazione, ma si configura come un modello di generazione energetica distribuita, in grado di ridurre il peso sulla rete nazionale grazie ad una gestione bilanciata dei carichi elettrici e della produzione.


La MicroGrid è un ecosistema in grado di alimentare i due edifici meneghini della multinazionale tedesca, uno smart building nuovo (certificato Leed Gold) e uno stabile degli anni Sessanta completamente rinnovato, dotati di software di gestione che girano in cloud, per circa 32mila metri quadri complessivi e 1.800 persone che vi lavorano all’interno.


Nei periodi in cui la sede riuscirà ad autoprodurre tutta l’energia di cui necessita tramite gli impianti fotovoltaici installati sui tetti dei due edifici, Casa Siemens sarà pienamente autosufficiente e ad emissioni zero. Inoltre, durante i week end potrà generare un surplus di energia rinnovabile che il sistema immetterà automaticamente prima nello storage e poi nella rete nazionale (40.000 Kwh di energia pulita, il 4% della produzione annua complessiva dei due impianti fotovoltaici), diventando per fasi limitati “carbon positive”. La MicroGrid riesce a incrementare del 10% la riduzione di emissioni di Co2 di un sistema già molto efficiente, e la decentralizzazione consiste nel ridurre l’approvvigionamento di energia elettrica dall’esterno del 75%.


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Fonte: industriaitaliana.it

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